Antonio Matzutzi riconfermato Presidente Regionale di Confartigianato Sardegna. “Dialogo con la Giunta Regionale per sostenere concretamente le imprese sarde”.  Comparto artigiano ancora in difficoltà: i numeri del primo trimestre del 2019.

Antonio Matzutzi è stato riconfermato Presidente Regionale di Confartigianato Sardegna per il prossimo biennio. Lo hanno deciso, all’unanimità, i delegati dell’Associazione Artigiana riuniti in Assemblea a Villacidro.

Matzutzi, 46 anni di Milis (OR), imprenditore del settore lapideo, continuerà a guidare l’Organizzazione, oltre 6mila imprese e circa 20mila addetti, fino al 2021.

Nel suo incarico verrà affiancato dal nuovo VicePresidente Vicario, l’ozierese Maria Amelia Lai, imprenditrice nel settore delle costruzioni, e supportato da altri 2 VicePresidenti: gli imprenditori Giuseppe Pireddu, del settore dell’autoriparazione di Macomer (NU) e Fabio Mereu del trasporto persone di Cagliari.

L’Assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta Esecutiva Regionale di cui fanno parte, oltre il Presidente e i VicePresidenti, anche Luca Murgianu di Cagliari, Norella Orrù di Carbonia (CI), Sandro Paderi di Oristano, Marco Rau e Francesco Fiori di Sassari, Giacomo Meloni e Simone Ballo di Olbia.

Il Presidente, nel discorso ai Delegati, analizzando la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, e illustrando le prospettive del comparto, ha ribadito l’impegno di Confartigianato Sardegna a dialogare con la nuova Giunta guidata dal Presidente Solinas e con il nuovo Consiglio Regionale, proseguendo il percorso avviato con le varie Istituzioni e Amministrazioni, nonché con il mondo della Politica.

Ora più che mai è necessario dare coraggio, energia, credito e opportunità alle circa 35mila imprese artigiane sarde e agli oltre 75mila addetti – ha affermato il riconfermato Presidenteciò potrà avvenire solo se queste realtà, insieme a tutto il tessuto produttivo delle piccole e micro realtà sarde, verranno sostenute concretamente”.

Con il nuovo Governo Regionale abbiamo già avuto contatti incontrando l’Assessore all’Artigianato, Gianni Chessa, e l’omologo ai Lavori Pubblici, Roberto Frongia – ha proseguito a Matzutzie condividendo con loro una linea strategica per rivitalizzare le imprese e ricreare un “humus” adatto alla crescita del tessuto produttivo”. “A ottobre, dopo questo periodo di assestamento e avvio Legislatura – ha sottolineato il Presidente faremo un primo check per verificare l’andamento delle varie situazioni e proporre idee e soluzioni utili alle aziende”.

Confartigianato Sardegna ha ricordato come la verifica dell’attività di Governo, secondo le necessità del mondo artigiano, avverrà attraverso il “Rating”, il misuratore degli impegni della Politica nei confronti delle aziende, che attiverà un percorso di dialogo stabile e costruttivo tra imprese associate e Regione per pesare, comunicare e valutare i benefici derivanti dalle decisioni e dalle politiche regionali per le attività artigiane e il territorio.

Con tale progetto e metodo, il Presidente, gli Assessori e i Consiglieri verranno quotidianamente monitorati attraverso un vero e proprio il sistema di controllo “ad personam” indipendente e certificato, con il quale le aziende potranno verificare e valutare la qualità dei comportamenti politico-sindacali dei nuovi Amministratori regionali.

Un settore, quello dell’artigianato sardo, che da un decennio attraversa una fase assai delicata scandita, purtroppo, da una continua rarefazione del tessuto imprenditoriale. Anche i numeri di quest’anno descrivono una situazione assai difficile. Nel primo trimestre 2019, il comparto conta 34.811 imprese registrate presso le Camere di Commercio: 13.231 a Cagliari, 12.485 a Sassari, 6.407 a Nuoro e 2.688 a Oristano. In ogni caso, il bilancio regionale aperture-chiusure segna ancora negativo con 582 aperture e 980 chiusure, per un saldo finale di -398. Tutto il “sistema artigiano” offre lavoro e opportunità a 62.546 occupati, per 3.098 milioni di euro di valore aggiunto prodotto, in un contesto, quello dell’economia regionale, dove le aziende artigiane rappresentano il 20,7% del totale delle attività produttive regionali.

Con questa condizione e con questi numeri, dobbiamo quotidianamente fare i conti – ha continuato Matzutziquindi sarà necessario lavorare sempre più duramente e intensamente per invertire la tendenza e creare nuove opportunità per tutto il sistema”.

Ribadiamo, quindi, la collaborazione e il dialogo con l’Assessorato all’Industria – sottolinea il Presidenteper continuare lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese che vogliono puntare, con prodotti e servizi, sui mercati esteri”. “Ribadiamo anche la necessità di puntare sullo sviluppo delle giovani imprese e sul passaggio generazionale – conclude Matzutziinfatti, recenti analisi, confermano come le imprese artigiane della Sardegna siano troppo vecchie e il passaggio di testimone tra genitori e figli sia ancora troppo difficile e oneroso. Per questo, ribadiamo come siano necessari fondi per favorire il “passaggio di testimone” tra i titolari delle piccole imprese sarde e i figli che vorranno subentrare nella gestione aziendale”.