L’ANAP Sardegna, l’Associazione dei Pensionati Artigiani di Confartigianato lancia l’allarme sulla crisi di governo che potrebbe impattare ancora più pesantemente sulla vita dei 437mila pensionati sardi.

No alla crisi di Governo – affermaPaola Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna – a nome delle migliaia di pensionati per vecchiaia e anzianità della Sardegna, ci appelliamo ai parlamentari del nostro territorio affinché facciano quadrato per difendere il Governo, scongiurando una crisi che sarebbe deleteria per tutti, in particolare per gli anziani che sono già allo stremo”.

ANAP Sardegna ritiene che la presenza di una pandemia ancora attiva, di un conflitto armato che sembra non volersi fermare e di rincari energetici che si susseguono con una frequenza mai riscontrata prima, riveli un reale pericolo per la tenuta sociale ed economica del Paese e delle nostre comunità, col rischio della messa in discussione dei servizi sociali, assistenziali e sanitari, ritenuti sino ad ora diritti acquisiti. Nonostante le pregevoli indicazioni programmatiche del Governo, a partire dalle azioni previste dal PNRR e dalle proposte in merito alla riorganizzazione delle misure a sostegno della non autosufficienza, si registra una crisi di tutto il sistema di erogazione dei servizi sanitari e sociali, che si evidenzia ancor più a causa della carenza di tutte le figure professionali necessarie (medici, infermieri, etc.) che dovrebbero essere il perno di una sanità ritenuta d’eccellenza in tante realtà regionali.

 “Di fronte a queste difficoltà – continua la Montisosserviamo con crescente preoccupazione gli avvenimenti di questi giorni che potrebbero portare a una crisi di Governo con conseguenze gravi per tutto il Paese, con il conseguente possibile abbandono di alcuni impegni decisivi per l’economia e per i cittadini. Tutto ciò è lo specchio del classico modo di procedere della politica, troppo spesso fatto di prevalenza di interessi di parte anziché di quelli generali, di annunci a cui non sempre seguono riscontri appropriati. Anche il confronto tra il momento istituzionale e il sistema della rappresentanza segue questa logica, risolvendosi spesso in mera contrapposizione e scontro, quando invece dovrebbe svolgersi in un clima costruttivo, specie quando sono in gioco gli interessi dei cittadini. E’ indispensabile, in questo difficile momento, unire tutti gli sforzi delle diverse realtà istituzionali, politiche, sociali e produttive per un’efficace azione di contrasto alle tendenze negative in atto, coinvolgendo sistematicamente anche gli utenti dei servizi e le rappresentanze dei cittadini, tra cui la rilevante categoria dei pensionati, da ritenere una risorsa ed in grado di esprimere varie esperienze di volontariato anche nei settori sanitari e socio-sanitari”.

In particolare, ANAP Sardegna ritiene che i decisori istituzionali (Governo, Parlamento, Istituzioni locali), se vogliono stemperare le attuali ed evidenti tensioni sociali, debbano convintamente muoversi in modo coordinato e coeso avendo come solo obiettivo il bene comune, promuovendo e producendo al più presto provvedimenti concreti in difesa delle Comunità, delle Imprese, delle Famiglie e del potere d’acquisto di salari e pensioni, oggi compromesso seriamente dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni di prima necessità, uniti in una perversa sinergia inflazionistica che produce inevitabilmente più povertà.

E’ importante quanto inderogabile – conclude la Presidente dei Pensionati di Confartigianato Sardegnache si trovino rapidamente adeguate risposte alla preoccupante situazione in atto per affermare i principi presenti nella “Carta dei diritti e doveri delle Comunità” e presenti nella “Dichiarazione Congiunta del Forum della Società Civile e della Ricerca Scientifica”, proposta il 15 Luglio nell’ambito della conferenza dell’ UNECE dedicata al tema dell’invecchiamento”.